23 maggio 1498: muore il domenicano Girolamo Savonarola

Dopo un processo burla in cui lo si accusava di eresia, il frate domenicano viene prima torturato, poi impiccato e  arso in Piazza Signoria insieme ai suoi confratelli Domenico e Silvestro. La purezza della Chiesa e dei suoi fedeli che Savonarola auspicava era ancora lontana. Ma fin dal giorno successivo alla sua morte, i fiorentini si resero conto del grave errore che era stato commesso e cominciarono a deporre fiori sul luogo del rogo. Da allora ogni anno si celebra la Fiorita.

La Fiorita, Savonarola

Ore undici stamani in Piazza Signoria. Il sole e le nuvole si alternano ad un ritmo vorticoso creando luci e ombre sul selciato. Quasi non si cammina. Ci sono gruppi ovunque. Fermi a fare le foto, ad ascoltare una guida, a guardarsi intorno. Altri cercano un varco per attraversare la piazza e il vento che tira amplifica il loro movimento. Oggi questa confusione mi infastidisce un po’.  Perché se non l’avessi saputo, se non fossi andata lì per quello, non me ne sarei neanche accorta.  La corona di fiori si trova lì, sulla targa circolare dedicata al frate domenicano. Ancora oggi, dopo 515 anni, i fiorentini ricordano la sua morte ingiusta avvenuta sulla pubblica piazza, davanti agli occhi di centinaia di persone che fino a qualche settimana prima erano accorse per ascoltarlo.

la Fiorita

Un cuscino di rose rosse e bianche da parte della città di Firenze, portato dal sindaco e dal gonfalone colora la lapide. Lì accanto qualcun altro ha deposto un piccolo mazzo di rose.  Mi sorprende che per terra ci sia anche una lettera. Qualcuno, con una grafia elegante da scrittore d’altri tempi, l’ha indirizzata “a Fra’ Girolamo Savonarola, nel giorno del suo martirio”.  Chissà cosa c’è scritto.

lettera a Savonarola

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